Negli ultimi giorni prima della partenza i lavori da fare sembravano non finire mai.
Sopratutto non finivano mai le ricerche, le cose da decidere, i dubbi da chiarire, le possibilità da esplorare…
Abbiamo deciso di partire senza un itinerario preciso.
Vogliamo che sia un viaggio di esplorazione e di scoperta, e non si può scoprire molto se hai già deciso prima che cosa vedere.
E’ un bel concetto, nella teoria. Ma è anche una gran fatica.
Partire senza programma: più difficile di quanto pensi
Come mai?
Perché quando decidi di partire senza un piano, in realtà le cose da pianificare aumentano.
O almeno è così che è diventato per me.
Facciamo un esempio. Lo scorso anno siamo andati fino in Turchia, e siamo stati via circa un mese.
Quella volta avevamo un bel programma abbastanza preciso. Il percorso era deciso, ogni notte era prenotata, si trattava solo di spostarsi da una città all’altra. C’era voluta una bella fatica, ma lentamente l’itinerario aveva preso forma, e poi le tessere del mosaico avevano iniziato ad andare al loro posto. Se dormivamo lì, il giorno dopo potevamo arrivare fino a quell’altra città. E poi da lì a quella dopo, e così via. Si cerca un posto buono per ognuna, si decide quanta strada fare, si cercano le cose belle da vedere per ogni fermata. Ad ogni decisione l’incertezza diminuisce, e anche le cose da fare.
Con questo viaggio sarà tutto diverso.
Abbiamo delle idee di cosa vogliamo vedere, e di cosa vogliamo fare. Un sacco di idee, a dirla tutta.
Ma non abbiamo deciso con che ordine farle, o se farle tutte, o quante riusciremo a farle. Abbiamo prenotato solo le prime notti, e poi ci sono solo delle possibilità, tante possibili opzioni. Ogni possibile scelta porta a diverse possibili conseguenze, e a un ventaglio di ulteriori scelte potenziali. E così via, tanto che presto ci troviamo davanti un numero incalcolabile di possibili combinazioni.
Questo che significa? Che le decisioni da prendere e le cose da ricercare non finiscono mai. Mentre con un itinerario preciso hai anche un numero finito di tappe, qui di itinerari possibili ne abbiamo un sacco. Di tappe, ancora di più. E per ogni tappa ci sono cose da vedere, posti dove dormire, dove mangiare. Per ogni gruppo di destinazioni ci sono tanti possibili percorsi. E via così…
Come viaggiare senza un itinerario? Secondo me serve…
E in tutto questo vorremmo evitare di fare troppo i precisini, e fare un viaggio “disorganizzato”, non scegliere le cose in anticipo. Ma questo, per me, significa dovermi preparare ancora di più. Perché va bene andare all’avventura, ma è meglio avere anche gli occhi aperti su quello che ci aspetta e sui possibili scenari.
E va bene voler seguire l’ispirazione del momento, ma viene meglio se abbiamo un’idea precisa di quello che abbiamo intorno in quel momento, e di cosa può esserci di interessante.
E’ bello muoversi secondo le decisioni del momento, ma è più facile farlo se ti sei studiato prima i vari mezzi a disposizione.
Bello fermarsi in una città quanto si vuole, senza prenotare mesi prima. Ma ti è più facile se sai conosci le migliori alternative, per evitare di dover dormire in una bettola con i topi che ti camminano sui piedi.
Insomma: viaggiare senza un piano preciso mi sembra molto più faticoso di un viaggio “normale”, con le tue belle cose già organizzate prima ancora di salire sull’aereo. Ma stavolta andiamo all’avventura così: massima libertà di decisione e di azione, anche se questa libertà richiede molto più impegno.
Dopo i primi giorni di viaggio sentiamo le prime conseguenze di questo modo di viaggiare.
Da una parte è bello fare quello che vogliamo e non avere vincoli. Dall’altra prima o poi bisogna decidere, e quando lo fai ti trovi con gli svantaggi dell’ultimo minuto: poca disponibilità, prezzi più alti… vedremo se riusciamo a prendere un po’ le misure.
Grande Ale (e marito 😁), vi leggo tutti i giorni!
Bello questo articolo, capisco bene quello che dici…
Io ho appena iniziato a girare con il van nei weekend, senza programmi e decidendo all’ultimo, se partire o meno, quando partire eeee… dove andare!
Anche se ovviamente è una cosa totalmente diversa, confermo che la libertà di poter gestire tutto al momento ha come contraltare la mancanza di organizzazione e la necessità di improvvisare un po’ su tutto… ma per me ne vale decisamente la pena ♥️
Grazie mille!!! Ma che meraviglia, anche il van è un’esperienza che mi piacerebbe molto provare!
Si, per molti aspetti è più complicato da gestire nel momento, ci vuole calma e tempo ma come dici tu ne vale decisamente la pena!
Un abbraccio dall’India!!!!