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Andare dal barbiere in India, a Varanasi

Mentre eravamo a Varanasi, mi sono finalmente deciso a tornare da un barbiere indiano. La mia prima esperienza a Bundi era andata bene, ma ormai era passato tanto tempo ed era ora di darsi una regolata.

Ma dove andare? Ogni città indiana è piena di barbieri, e a Varanasi ne ho visti a decine. Ma avevo dei criteri molto particolari. Doveva essere un negozietto piccolissimo, magari con una sola poltrona da barbiere, e gestita da un signore di una certa età. 

Che gusto c’era nel chiedere un taglio moderno a un ragazzo in un salone pulito e brillante? Io volevo il più possibile l’esperienza vecchio stile.
Finalmente, proprio all’ultimo giorno, il caso mi ha portato nel posto perfetto.

Un barbiere di gran classe in India

Il mio barbiere a Varanasi ha aperto il suo negozio al primo piano. Solo per vederlo devi aguzzare gli occhi e guardare in su mentre sei su una piccola stradina, altrimenti lo perdi. Per raggiungere l’entrata devi salire la scala di ferro che ti porta più in alto del livello strada.

L’insegna è vecchia e consunta come la volevo. Dalle vetrine si vedono due poltrone da barbiere vecchie e malridotte. Ma il tocco di classe è appena fuori dalla porta. I capelli tagliati vengono gettati senza tante cerimonie a fianco della porta a vetri.

Il barbiere è un signore di una certa età, con una camicia un po’ lisa e consumata, ma pulitissima e impeccabile. E’ il mio uomo: entro e mi siedo in poltrona.

Servizio barba e capelli tutto compreso, Indian style

Come avevo previsto, il barbiere non parlava inglese, e io non avrei saputo spiegare in inglese quello che volevo. Ma avevo un piano ingegnoso: spiegare tutto a gesti e poi farmi andare bene il risultato. E così ho fatto: cortissimi ai lati e dietro, un po’ più lunghi sopra, la barba è a posto.

Pronti? Via!
Inizia un lungo e certosino processo, con il barbiere che lentamente inizia a spuntare i capelli con la forbice, dopo avermi spruzzato in testa, ma soprattutto in faccia, acqua da uno spruzzino.

I minuti passano lenti mentre la forbice continua il suo lento snick-snick-snick. Prima un lato, poi l’altro, poi dietro. Ogni tanto butto l’occhio allo specchio: dietro di me Alessia guarda il processo e ridacchia. Io senza occhiali spero per il meglio, e cerco di stare il più fermo possibile. Il barbiere mi scruta da un lato all’altro, ogni tanto accorcia una ciocca di capelli da un punto o da un altro.
Finalmente sembra soddisfatto e mette giù le forbici.

Prende la schiuma da barba e inizia a spalmarmela sul viso. Cerco di spiegare a gesti “niente barba”, ma lui spiega a gesti che vuole solo regolarla. Ormai che ci siamo, tanto vale provare anche questa.

E così faccio quello che non avrei mai pensato di fare in India: mi lascio appoggiare alla gola una lama affilatissima e di cui non conosco il grado di pulizia… Cerco di ricordare che sono vaccinato contro un sacco di cose, e che ho un’assicurazione di viaggio completa di tutto.

Per la prima volta in vita mia mi faccio tagliare la barba da un’altra persona, un barbiere che non conosco e a 5.000 km da casa. Mi stupisco di non essere più preoccupato di così, ma alla fine mi fido di lui e lascio fare al professionista. Me la caverò quasi senza tagli, solo un graffietto piccolo piccolo.
Penso sia tutto finito, ma mi sbaglio. 

In India i barbieri fanno un po’ di tutto, come i barbieri europei di una volta, che all’occorrenza toglievano i denti. Per fortuna nel mio caso il servizio extra è stato un massaggio.

Prima un vigoroso massaggio alla testa, compreso una serie di colpetti alla nuca che mi hanno scombussolato non poco. Molto strano come massaggio, ma io non ne so molto. Da come ride Alessia credo sia davvero un modo strano di massaggiare.
Poi massaggi alle spalle, alle braccia, e anche alle dita, ottenendo degli scrocchi inquietanti dalle mie nocche.

Solo a quel punto il barbiere è soddisfatto e mi permette di alzarmi.

Un nuovo, migliore Carlo dopo un trattamento di bellezza completo

A quel punto mi rimetto gli occhiali e guardo il risultato, e devo dire che mi piace molto. Finalmente sono tornato ad avere un aspetto decoroso, dopo almeno un mesetto di capelli e barba un po’ improponibili. 

E’ il momento della foto con il mio nuovo barbiere preferito.

Sono stato su quella sedia per più tempo del previsto, ma adesso è il momento di ripartire. Rimane solo da pagare per tutto il servizio: taglio, barba, massaggio.

Quanto? 250 rupie. Meno di 3 euro… L’ultima volta che sono andato a farmi tagliare i capelli in Italia ho pagato quasi 30 euro. Arrotondo a 300 rupie solo perché mi sembra ingiusto pagare così poco, e siamo tutti contenti.

Riparto tutto sistemato ed elegante come un damerino.

1 commento su “Andare dal barbiere in India, a Varanasi”

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