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Vrindavan: la città che non abbiamo visitato

Siamo partiti senza fare tanti piani, ma avevamo un bel po’ di idee su cosa vedere in questo viaggio in India.
Una delle città che volevamo visitare era Vrindavan. Si trova vicino a Mathura, ed entrambe sono città sacre per gli indù, in quanto luogo di nascita e di crescita di Krishna, che tra i tantissimi dei che venerano ha un’ottima posizione in classifica generale. Sono anche due città vicine tra loro, e a metà strada tra New Delhi e Agra, quindi molto comode da raggiungere.

Il piano era semplice: arriviamo in treno, giriamo tra una e l’altra città per qualche giorno, poi ripartiamo per Agra. Ci vediamo un po’ di templi, assistiamo a un po’ di riti e rituali, vediamo un po’ di India che i turisti occidentali non vedono spesso.

L’impero criminale di Vrindavan

Nel treno che ci porta a Mathura ci sediamo vicino a una famiglia: madre, fratello e sorella. La ragazza ci parla un pò, e quando le diciamo che vogliamo visitare Vrindavan ci dà un avvertimento molto convinto: attenti agli occhiali!
Ci sono tante scimmie, e si divertono a prendere di mira occhiali e cellulari. Se una di loro ti deruba c’è un trucco: fare uno scambio con un contenitore di succo di frutta, un “frooty”. Insomma, le scimmie ti ricattano e ti tocca pagare per riavere le tue cose…
Il consiglio della nostra vicina di posto: tenere tutto nella borsa e andare in giro così. Un bel problema per due miopi come noi, specialmente Alessia…

Al momento del check-in parlo un po’ con il ragazzo che gestisce la struttura. Anche lui ha diversi consigli da darmi, e a un certo punto il discorso arriva a Vrindavan. “Be careful of your specs”, attendo agli occhiali se vai lì. Anche lui quindi mi dice di stare bene attento.
Il tempio principale, lo Sri Sri Krishna Balaram Mandir, è circondato di queste scimmie ricattatrici. Meglio andare con gli occhiali in borsa e poi rimetterli solo all’interno del tempio….

A questo punto mi metto a fare qualche ricerca in più.
Internet ha una ampia raccolta di esempi di questi furti interessati da parte delle scimmie…

Ecco il video recente di una che ha rubato un iPhone:


Qui la notizia che una scimmia ha rubato gli occhiali di un District Magistrate, che mi sembra una carica importante, ma che non lo ha messo al riparo dalle scimmie.
Sull’argomento c’è una folta letteratura su internet.

Vedo anche questo post di una ragazza che ho trovato altre volte nelle mie ricerche. Anche lei è stata vittima delle scimmie, in un momento in cui pensava di essere al sicuro sulle rive del fiume. Prima era andata in giro senza occhiali, ma era aiutata da un’amica che immagino non fosse miope.

Infine, mentre giriamo per Mathura, vediamo alcune scimmie girare negli edifici al lato della strada. Un passante ci avverte: “Careful with your specs”. A quanto pare le scimmie hanno imparato a procurarsi mazzette anche qui. Non ci sono posti sicuri.

Le scimmie: un nemico sottovalutato

So che alcuni potrebbero pensare che sto esagerando, e che un po’ di scimmie non possono essere poi un gran problema.

Avete presente quanti problemi può creare una scimmia? Parliamo di un animale furbo, opportunista, sempre pronto a entrare in azione mentre noi siamo distratti a fare i turisti.
Sono più forti fisicamente di noi: in un combattimento 1 contro 1 tra un uomo medio e una scimmia, scommetto sulla scimmia ogni volta.
Sono più agili di noi e svelte di noi, quindi non hai molte chance di schivarle se ti puntano. E ti auguro buona fortuna se ti prendono qualcosa e cerchi di inseguirle.
E non si fanno intimidire: alle scimmie, come al cavaliere nero, non glie devi c…à il c…o (cit.). Anche se ti senti più forte di loro, hai voglia di metterti a fare rissa con una scimmia? Hai visto che denti che hanno? E non si farebbero problemi a usarli su di te.

La lezione: rimani flessibile, ascolta i consigli dei locali

Dopo molti ragionamenti e ripensamenti, ho chiesto ad Alessia di rinunciare a visitare Vrindavan.
A Mathura la situazione è gestibile, le scimmie sono poche. A Vrindavan sembrano più numerose e organizzate, e sono davvero dappertutto. Non voglio passare la giornata sentendomi un bersaglio. E andare in giro cercando di guardarmi intorno senza occhiali non è affatto piacevole, e neppure utile: che vai a guardare in un posto se non vedi le cose più lontane di qualche metro?

E così abbiamo una giornata libera in più, che useremo per riposare, goderci un po’ l’atmosfera indiana, fare piani per i prossimi giorni. Un viaggio significa anche questo: cambiare quando serve, capire quando è il caso di provare e quando è meglio trovare un piano B. Vrindavan rimarrà la città-che-non-abbiamo-visitato, sperando che sia una eccezione.

Aggiornamento: avevo ragione!

Abbiamo parlato con una ragazza italiana che è stata Vrindavan e… è stata attaccata da una scimmia! Le ha rubato gli occhiali ed è scappata via, e lei ha dovuto inseguirla e capire cosa fare. Evidentemente non aveva avuto i nostri avvertimenti.

Ha detto che alla fine i venditori li hanno aiutati a recuperare gli occhiali, ma era passato un po’ di tempo. Nel frattempo la scimmia si era messa a sgranocchiare un po’ le stanghette, e quando ha ricevuto la sua mazzetta (il succo di frutta) ha buttato via gli occhiali. Ci ha mostrato i segni dei denti, dovrà farli sistemare un pò.

Mi spiace di non aver visitato la città, ma sono anche sollevato di essermela persa per una paura infondata. E così ogni tanto posso ricordare ad Alessia: te l’avevo detto!

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